terapia PEMF

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Terapia PEMF TEPS e PEMF TEPT – approfondimento a cura del dott. Massimo Giovale

La Terapia PEMF

L’utilizzo dei Campi elettromagnetici pulsati PEMF è sempre più diffuso in Medicina. Questo gruppo di terapie fisiche fanno parte di un’opportunità di trattamenti non invasivi, già ampiamente impiegati da diverso tempo per trattare vari tipi di patologie sia nell’uomo, sia negli animali.

È utile ricordare che inizialmente il loro utilizzo era solo proposto per la guarigione delle ferite ed ora sono note diverse possibili applicazioni in diverse specialità della Medicina, anche Veterinaria

Il loro utilizzo è, infatti, ormai consolidato nel trattamento delle fratture ossee, nell’artrosi con o senza componente infiammatoria, nell’edema articolare e nel dolore cronico benigno.

Le PEMF non fanno parte delle tecnologie di magnetoterapia.

Tutti gli effetti biologici delle terapie PEMF su cellule e tessuti, dipendono proprio nella modulazione dell’impulso elettromagnetico che è somministrato in modo pulsato, anziché continuo come avviene invece, è bene ricordarlo, nella classica magnetoterapia, dalla quale, appunto, se ne distinguono del tutto.

I meccanismi d’azione delle PEMF sono ancora oggi in fase di continuo studio
Grazie allo sforzo di più ricercatori internazionali, vengono via via ad evidenziarsi nuove opportunità terapeutiche.

Terapia PEMF TEPS ed equilibrio

Da non molto tempo è stato ad esempio dimostrato come con l’utilizzo della tecnica PEMF chiamata ‘ TEPS ’ sia possibile ottenere un miglioramento della capacità e della competenza posturale del soggetto. Questo miglioramento è per fortuna ottenibile in pazienti anche ad alto rischio di caduta indipendente dall’età.

È quindi da considerarsi opportunità terapeutica fondamentale nella prevenzione delle cadute.

Facilmente misurabile anche da parte del paziente il vantaggio ottenibile sulla sua reattività posturale e sulla sua capacità dambulatoria.

Studi recenti hanno infatti dimostrato che con l’utilizzo e l’applicazioni di terapia PEMF TEPS si è in grado di aumentare sia la velocità del cammino,  di ottenere una riduzione della cadenza e avere invece aumento della lunghezza del passo. Questi 3 parametri sono formidabili e importanti indicatori di una conservata ed efficiente capacità motoria del paziente.

Si assiste infatti ad una loro modifica negativa sia fisiologicamente con il progredire dell’età e sia per la presenza di piu patologie: infatti più cresce l’età o il numero di patologie e il numero di farmaci, più, purtroppo, si assiste ad peggioramento dell’efficienza dinamica e posturale del soggetto.

Più un paziente è compromesso, più si assiste ad una soggettiva ed oggettiva scarsa prestazioni dell’andatura, con comparsa, appunto, di una riduzione della velocità del cammino , con modifica negativa della cadenze e della lunghezza del passo. Questa compromissione, aumenta il rischio di cadute.

Più aumentatano gli eventi caduta, più aumenta la possibilità di di fratture, indipendentemente dalla presenza di una condizione osteoporotica.

L’applicazione della neurostimolazione PEMF TEPS ( Triple Energy Postural Stability) è capace di indurre un miglioramento della velocità dell’andatura, del tempo del passo, della cadenza, della lunghezza del passo e del tempo di doppio appoggio.

Questo effetto positivo in breve termine sui parametri dell’andatura spazio-temporale degli adulti anziani non è ottenibile con nessun altro mezzo terapeutico nell’ambito delle terapie fisiche.

Effetti postivi ottenibili solo con la terapia pemf teps
Miglioramento della velocità dell’andatura, del tempo del passo, della cadenza, della lunghezza del passo e del tempo di doppio appoggio.

Ogni seduta applicativa dura da un minimo di 10 ad un massimo di 20 minuti. La durata del beneficio è di circa 40/60 giorni.

Recenti studi comparsi in letteratura dimostrano un possibile potenziamento di questi stessi parametri sottoponendo però il soggetto ad attività fisica di allenamento aerobico, (allenamento della resistenza e allenamento combinato sulla prestazione dell’andatura) applicando questo gruppo di attività combinate ad almeno due volte a settimana per 26 settimane. Attività anche questa da da mantenere a cadenza.

Terapia PEMF TEPT e dolore e fibromialgia

Un’altra importante recente evidenza scientificamente dimostrata, è quella dove è stato possibile evidenziare come la PEMF ‘ TEPT ’ ( Triple Energy Pain Treatment ), sempre appartenente al gruppo delle terapia con campi elettromagnetici pulsati, sia attiva nel trattamento complementare e la gestione complessiva sia della fibromialgia, sia del dolore legato ad un quadro di sensibilizzazione centrale e/o nocicettivo.

Queste condizioni dolorose sono molto frequenti e a fatica risolte dal solo approccio farmacologico.

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